Nel discorso alla nazione il capo del Cremlino rinnova le accuse ad
Ankara e usa toni minacciosi: "Continueranno a pentirsi di ciò che hanno
fatto, non se la caveranno con i pomodori". La replica di Erdogan:
"Accuse immorali contro di me e la mia famiglia"
MOSCA - "Se qualcuno pensa che la reazioni della Russia saranno limitate alle sanzioni commerciali, si sbaglia di grosso".
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso alla nazione rilanciando le accuse già mosse ad Ankara di complicità con lo Stato islamico. "La cricca al governo in Turchia continuerà a pentirsi di ciò che ha fatto, non se la caverà con i pomodori. Non abbiamo intenzione di lanciarci in un tintinnare militare di spade, ma non dimenticheremo mai chi ha sparato alla schiena dei nostri piloti", ha aggiunto sottolineando che la leadership di Ankara è responsabile per la morte dei militari russi in Siria.
E non a caso dopo poco arriva la notizia della sospensione dei negoziati per il gasdotto russo-turco "Turkish Stream", come ha annunciato il ministro dell'Energia russo Aleksandr Novak.
La replica di Recep Tayyip Erdogan non si è fatta attendere. Il presidente turco ha definito "immorali" le accuse rivolte dal governo russo contro di lui e la sua famiglia, in un discorso dinanzi a sindacalisti ad Ankara trasmesso dalla televisione. E ha annunciato di avere "prove" del coinvolgimento della Russia nel contrabbando di petrolio dell'Is in Siria. "Abbiamo le prove, le riveleremo al mondo", ha detto nel corso di un discorso dinanzi a sindacalisti ad Ankara. Il presidente ha citato anche un nome già circolato nei giorni scorsi, un uomo d'affari siriano, George Haswani, "titolare di un passaporto russo".
La 'cricca' al potere in Turchia. Il capo del Cremlino ha distinto i turchi, un "popolo buono, operoso e di grande talento" tra cui la Russia "ha molti amici di lunga data", da quella che ha definito "l'attuale cricca al potere". Non ha mai citato direttamente il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, ma ha lanciato più di una palese frecciata nei suoi confronti.
Uniti contro il terrorismo. C'è necessità urgente di creare un fronte internazionale comune per la lotta al terrorismo ha poi ribadito Putin "Tutte le dispute e i disaccord -ha detto- devono essere messi da parte e deve essere creato un fronte antiterrorismo potente e unito, basato sul diritto internazionale e sotto l'egida dell'Onu".
Le responsabilità degli Usa. La destabilizzazione della situazione nei Paesi del Medio Oriente ha aperto la strada ai terroristi, ha aggiunto il presidente russo riferendosi in modo indiretto agli Stati Uniti. Secondo Putin è ben noto "chi voleva cacciare i regimi sfavorevoli imponendo rozzamente le proprie regole", e questo ha portato a "agitazioni, alla distruzione di Stati - ha detto - popoli contro altri popoli, e poi loro se ne sono lavati le mani aprendo la strada ai radicali, agli estremisti e ai terroristi".
Gli altri temi. Putin ha inoltre descritto la situazione economica in Russia come "molto impegnativa, ma non critica, le tendenze positive sono chiare, l'inflazione sta rallentando".
πηγηMOSCA - "Se qualcuno pensa che la reazioni della Russia saranno limitate alle sanzioni commerciali, si sbaglia di grosso".
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso alla nazione rilanciando le accuse già mosse ad Ankara di complicità con lo Stato islamico. "La cricca al governo in Turchia continuerà a pentirsi di ciò che ha fatto, non se la caverà con i pomodori. Non abbiamo intenzione di lanciarci in un tintinnare militare di spade, ma non dimenticheremo mai chi ha sparato alla schiena dei nostri piloti", ha aggiunto sottolineando che la leadership di Ankara è responsabile per la morte dei militari russi in Siria.
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