Η έκκληση αυτή υπογράφεται, μεταξύ άλλων, από τον συγγραφέα και
σκηνοθέτη Αντρέα Καμιλλέρι, την δημοσιογράφο Μπάρμπαρα Σπινέλλι, τον
φιλόσοφο Πάολο Φλόρες Ντ' Αρκάις, τον ιστορικό και κοινωνιολόγο Μάρκο
Ρεβέλλι και τον κοινωνιολόγο και συγγραφέα Λουτσιάνο Γκαλλίνο
Σε
σημερινό σχόλιό της, η ιταλική εφημερίδα La Repubblica, προβάλλει,
σήμερα, την έκκληση Ιταλών διανοουμένων και καλλιτεχνών, υπέρ της
υποψηφιότητας του προέδρου του ΣΥΡΙΖΑ, Αλέξη Τσίπρα, για την προεδρία
της Ευρωπαϊκής Επιτροπής.
Η έκκληση, μεταξύ των άλλων, υπογράφεται από τον συγγραφέα και σκηνοθέτη
Αντρέα Καμιλλέρι, την δημοσιογράφο Μπάρμπαρα Σπινέλλι, τον φιλόσοφο
Πάολο Φλόρες Ντ' Αρκάις, τον ιστορικό και κοινωνιολόγο Μάρκο Ρεβέλλι και
τον κοινωνιολόγο και συγγραφέα Λουτσιάνο Γκαλλίνο.
«Οι ευρείες κυβερνητικές συμμαχίες, στην Ιταλία και την Ευρώπη,
φτιάχτηκαν για να διατηρηθεί η υπάρχουσα κατάσταση. Λέμε όχι στη μεγάλη
κοινοβουλευτική συμμαχία που ετοιμάζουν οι ευρωπαίοι σοσιαλιστές και
χριστιανοδημοκράτες. Θα παρουσιαστούμε στις ευρωεκλογές με μια
εναλλακτική προγραμματική πρόταση, για πραγματική ρήξη».
Στην έκκληση των Ιταλών διανοουμένων, οι οποίοι τάσσονται υπέρ της
δημιουργίας ενός διακρατικού ψηφοδελτίου που να στηρίζει την
υποψηφιότητα του Αλέξη Τσίπρα και να απαρτίζεται από μέλη της κοινωνίας
των πολιτών, υπογραμμίζεται, επίσης, ότι «αν η Ευρώπη θέλει να επιζήσει
πρέπει να αλλάξει ριζικά. Πρέπει να αποκτήσει τα αναγκαία οικονομικά
μέσα, με ένα σχέδιο Μάρσαλ της Ευρωπαϊκής Ένωσης, το οποίο να
δημιουργήσει θέσεις εργασίας και να καλύψει τις μεγάλες διαφορές και
ανισότητες που έχουν δημιουργηθεί».
Τέλος, τονίζεται ότι «στο ψηφοδέλτιο αυτό μπορούν να συμπεριληφθούν
άτομα τα οποία να ανήκουν και σε συγκεκριμένα κόμματα, αλλά που να μην
έχουν εκλεγεί σε σημαντικά αξιώματα και να μην έχουν αναλάβει θέσεις
μεγάλης ευθύνης κατά την τελευταία δεκαετία».
πηγη
Europee, da Spinelli, Gallino, Flores e Camilleri un documento a sostegno di Tsipras
ROMA -
Il dibattito è andato avanti per oltre un mese. Coinvolgendo
intellettuali e movimenti. E oggi arriva la formalizzazione: un appello
affinché in Italia si costituisca una lista della società civile a
sostegno della candidatura di Alexei Tsipras alla presidenza della
Commissione Europea. Motore e cantiere dell'iniziativa, la rivista
Micromega. Che oggi ha pubblicato sul proprio sito "L'Europa al bivio",
un documento firmato da Barbara Spinelli, Luciano Gallino, Paolo Flores
D'Arcais, Andrea Camilleri, Marco Revelli e Guido Viale. Per una
sinistra, che al di là degli "apparati partitici", ritrovi le proprie
ragioni intorno al leader del partito grego Syriza.
L'attacco del
documento, teso: "L'Europa è al bivio e i suoi cittadini devono
riprendersela". E ci si riferisce alla dicotomia tra austerità e
anti-europeismo che sta "frantumando il progetto di unità nato a
Ventotene nell'ultima guerra". Due soluzioni alla crisi della Comunità
Europea che rivelano, entrambe, un carattere "conservatore". Il punto è
ribaltare la prospettiva. Formulare soluzioni politiche da sinistra,
progressiste. Perché il carattere della crisi europea non è solo
economico o finanziario, ma politico e sociale. Per questo l'Europa deve
divenire unione politica, "dunque darsi una nuova Costituzione". Regole
scritte "non più dai governi ma dal suo Parlamento, dopo un'ampia
consultazione di tutte le organizzazioni associative e di base presenti
nei paesi europei".
Poi i punti del programma. Si parte dal
"respingere" quel fiscal compact che oggi "punisce il Sud dell'Europa" e
che domani potrebbe avere ripercussioni anche sulla capacità di
sviluppo economico degli stati europei più solidi. Poi il superamento
delle diseguaglianze, la centralità dello Stato di Diritto, un
ripensamento del ruolo e delle funzioni della BCE. Ancora: la
valorizzazione del patrimonio culturale e artistico dell'Europa e nuovi
investimenti nella difesa dell'ambiente e nell'implementazione della
green economy. Per lasciarsi alle spalle "il mito della crescita così
come lo abbiamo conosciuto in questi anni".
Il nodo politico è
sintetizzabile in quattro parole: contro le larghe intese. Perché
"conservano l'esistente". In Italia e in Europa. Dove è necessario un
Parlamento costituente, "che si divida fra immobilisti e innovatori".
Poi l'identikit della lista a sostegno di Tsipras: promossa da movimenti
e personalità della società civile, autonoma dagli apparati partitici. E
che rappresenti una risposta radicale alla "debolezza italiana". Una
lista composta "in coerenza con il programma, che candidi persone, anche
con appartenenze partitiche, che non abbiano avuto incarichi elettivi e
responsabilità di rilievo nell'ultimo decennio".
E su Micromega
compare anche un testo firmato dal leader di Syriza. Nero su bianco,
proposte e idee. Che partono dal fatto che il "futuro europeo, fatto di
banchieri felici e di società infelici, è già programmato". E
l'alternativa passa da un nuovo protagonismo delle società europee. Che
devono "proteggersi contro la speculazione del capitale finanziario",
emancipando l'economia reale dal profitto. Un nuovo modello di
produzione, basato sul "lavoro dignitoso, sull'espansione dei beni
pubblici e sulla protezione dell'ambiente". E il testo di Tsipras si
conclude con una sorta di chiamata alle armi per la sinistra europea:
"Il futuro non appartiene al neoliberismo, né ai banchieri, né a qualche
dozzina di potenti multinazionali. Il futuro appartiene ai popoli e
alle società. E il momento di aprire la strada a una Europa democratica,
sociale e libera. Perché questa è l'unica soluzione sostenibile,
realistica e realizzabile per uscire dalla crisi attuale".
E i
partiti della sinistra italiana? L'opzione Tsipras potrebbe essere un
modo per ricompattare la galassia frantumata dall'esperienza di
Rivoluzione Civile. Il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo
Ferrero, ha infatti già espresso il proprio parere positivo. Acque
agitate, invece, in Sinistra e Libertà. Dove il tema delle europee sarà
al centro del congresso che si apre a Riccione venerdì prossimo. E se
Nichi Vendola ha già indicato la rotta, "una sinistra tra Schulz e
Tsipras", non manca chi - come i deputati Giorgio Airaudo e Giulio
Marcon - chiede una piena adesione di Sel alla "causa Tsipras". Per
evitare un "aventino al contrario" e rilanciare il lavoro per dar voce a
quella "sinistra diffusa" ancora viva e presente nel Paese.
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